E-COMMERCE: Pro e contro del sito web di Ray-Ban

Vuoi aumentare il tasso di conversione del tuo business online?

 

Sei curioso di scoprire tutti i pro e contro di un e-commerce famoso come quello di Ray-Ban?

Lo vedremo insieme in questo articolo, ti consiglio di leggerlo tutto, alla fine troverai un regalo per te!

Allora direi di cominciare.

Analizzando il sito web di Ray-Ban si possono individuare degli aspetti da imitare o evitare per ottenere la migliore UX e UI.

Cosa si intende per UX e UI? Questi acronimi si riferiscono alla user experience e alla user interface che entrambe contribuiscono ad aumentare il tasso di conversione su un e-commerce.

Per user experience si intende tutto ciò che ha a che fare con l’esperienza vissuta da un utente nel momento in cui sta usufruendo di un bene o di un servizio, mentre la user interface è l’interfaccia visuale con cui noi interagiamo tramite un computer per portare a termine un’attività.

Ora andremo a vedere nel dettaglio l’analisi di ray-ban.com.

 

PRO

HOME PAGE

Come ben sappiamo Ray-Ban è una famosa icona degli occhiali e non ha bisogno di presentazioni, infatti nella loro home page mettono direttamente in evidenza tutte le nuove collezioni come quella di Ray-Ban stories con le relative CTA.

Un elemento che crea grosso engagement, invece, è la sezione in cui si possono scoprire i nomi e i modelli adatti al proprio viso scattandosi un selfie o rispondendo a un breve quiz.

Anche gli elementi di rassicurazione nella home page non mancano, infatti Ray-Ban ricorda agli utenti che il check-out è sicuro, le spedizioni sono green e che si può andare a ritirare gli occhiali direttamente in negozio.

L’header, invece, è ben strutturato e passando sopra con il mouse escono tutte le varie voci. Un punto a favore di Ray-Ban è che, a differenza di altri siti, vengono messe in evidenza le categorie dei prodotti come occhiali da sole, da vista e la possibilità di personalizzarli. Questo aiuta gli utenti a scegliere la categoria che stanno cercando a colpo d’occhio senza perdersi nella navigazione.

La top bar della home page è davvero molto utile ed intuitiva perché si possono scoprire i servizi offerti, ottenere assistenza, localizzare un punto vendita, ma anche controllare lo stato dell’ordine.

SHOP

Nella sezione shop dell’e-commerce analizzato, possiamo dire che le pagine sono molto minimal e focalizzate sul prodotto.

Inoltre, al passaggio del mouse sui vari prodotti abbiamo un effetto che mostra l’anteprima degli altri formati e colori disponibili di quel modello.

Sulla sinistra della sezione, sono presenti i filtri con cui si può scegliere forma, colore, montatura e dettagli vari e sono molto utili perché aiutano l’utente a trovare un determinato tipo di modello di occhiali più velocemente.

PAGINA PRODOTTO

La pagina prodotto è una delle sezioni più importanti in un e-commerce e nel caso di Ray-Ban è ben articolata.

L’utente ha la possibilità di visualizzare i colori, taglie e ottenere dettagli immediati sulla spedizione, sul prodotto e tutto ciò che si trova incluso nella confezione.

Altra cosa molto importante in questa pagina del sito è il pulsante “aggiungi al carrello” in rosso che spinge all’acquisto, ma vengono usati anche dei trigger psicologici che mettono fretta all’utente con frasi come “fai in fretta” oppure “solo tot minuti rimasti”.

Un altro punto a favore di Ray-Ban che crea engagement è la possibilità di provare gli occhiali usando lo smartphone, evitando di recarsi in negozio.

IL PROCESSO DI CHECKOUT

Questo processo è uno dei più importanti perché è il momento in cui l’utente conclude il processo d’acquisto e quindi bisogna cercare di renderlo più facile ed intuitivo possibile.

Nel caso di Ray-Ban, una volta aggiunto il prodotto desiderato nel carrello, viene attuata la strategia di cross-selling, in cui vengono proposti ai clienti prodotti aggiuntivi compatibili con il loro acquisto che potrebbero aumentare il valore del carrello medio.

Al momento del checkout, appare una schermata con la data di spedizione prevista e i vari metodi di pagamento, quindi possiamo dire che l’utente ha sempre tutte le informazioni necessarie per completare l’acquisto senza problemi.

Inoltre, una best practice attuata da Ray-Ban è quella di nascondere le altre voci del menù nascoste cosicché l’utente una volta arrivato alla fase di finalizzazione dell’acquisto non possa distrarsi. Infatti in alto, al posto del menù, è presente la dicitura “checkout sicuro” che rassicura ancora una volta l’utente.

 

CONTRO

HOME PAGE

Sebbene la home page di Ray-Ban risulti molto ben strutturata e accattivante agli occhi del potenziale acquirente, ci sono alcuni aspetti che dovrebbero essere rivisti.

Il carrello posizionato in alto a destra ad esempio non salta immediatamente all’occhio e per renderlo più visibile potrebbe essere inserito accanto alla barra di ricerca.

Scorrendo la home, subito dopo la hero, Ray-Ban dedica una sezione alla sua nuova collezione, Ray-ban stories, sezione che però appare distaccata dal resto dei modelli mostrati poiché si presenta sotto forma di banner con titolo poco chiaro e dall’aspetto non troppo amalgamato con la collezione sottostante.

Arrivati in fondo alla pagina ci viene chiesto di inserire la nostra mail per iscriverci alla newsletter, annunciata con lo slogan “Vivi the ones. Diventa uno di noi”. Frase sicuramente molto rappresentativa per il brand, ma che non spiega i vantaggi che si ottengono dall’iscrizione alla newsletter.

SHOP

Se ci spostiamo nella pagina dello shop dedicata alle varie categorie di prodotti, tra cui gli occhiali da sole per ogni esigenza, notiamo che la descrizione in alto appare soltanto in anteprima e per leggerla interamente è necessario cliccare su “Leggi di più”. Una volta estesa la descrizione però non è più possibile ridurla e questo occupa spazio superfluo che impedisce all’utente di visualizzare in maniera istantanea la collezione dei prodotti e i filtri che mi permettono di selezionare il modello più adatto a me.

L’utente è abituato ad uno scroll di tipo verticale e pertanto rischierà di perdere di vista la sezione filtri, che per risultare più visibile potrebbe invece apparire per esteso all’apertura della pagina, dando allo user la possibilità di chiuderla solo se richiesto.

Un’altra best practice da applicare durante la navigazione dello shop è quella di inserire una Call To Action per il singolo prodotto in modo da guidare esplicitamente l’utente nel processo d’acquisto.

Nella preview del prodotto è infatti presente soltanto l’icona riferita alla personalizzazione del modello, che però non viene spiegata e quindi potrebbe confondere l’acquirente e deviare l’azione che è realmente interessato a compiere.

PAGINA PRODOTTO

La pagina prodotto Ray-Ban è studiata molto bene, dalle specifiche del modello alla Call To Action per completare l’acquisto.

Gli unici due aspetti che potrebbero essere migliorati sono la divisione delle sezioni e le recensioni.

La sezione che mostra alcuni dei prodotti affini a quello selezionato, utile a completare l’acquisto, non viene separata in modo adeguato dalla pagina del singolo prodotto e questo dà l’impressione che si tratti di un’unica pagina ininterrotta. In questo caso sarebbe utile utilizzare un colore di sfondo diverso per differenziare le varie sezioni.

Com’è noto ad ogni e-commerce (o sito web in generale) che si rispetti, il modo migliore per infondere riprova sociale nell’utente è quello di inserire delle recensioni veritiere e in questo caso utili al completamento dell’acquisto. Ai fini di aumentare il tasso di conversione Ray-Ban dovrebbe pertanto aggiungere una sezione dedicata ai commenti degli acquirenti.

PROCESSO DI CHECKOUT 

Eccoci giunti al passaggio più rilevante per un e-commerce, il checkout. In questa fase è importante condurre l’acquirente a completare l’acquisto e per farlo è necessario avvalersi di alcuni accorgimenti che Ray-Ban non ha tenuto in considerazione.

Tra i primi quello di rendere chiaro e attrattivo il tasto di conclusione dell’ordine. Nel pop-up che si apre una volta aggiunto un prodotto al carrello però la Call To Action “Carrello” non è abbastanza esaustiva e sarebbe più chiaro sostituirla con “Concludi l’acquisto”.

Altro punto focale per l’acquirente sono le spese di spedizione. A quanti è capitato di rinunciare ad un acquisto perché non si erano calcolate le spese di consegna? Ecco, per evitare tutto ciò Ray-Ban avrebbe dovuto posizionare il riepilogo delle modalità di spedizione in un punto fisso della pagina, cosicché questa sezione non si perda in fondo ai prodotti in coda nel carrello. Inoltre la differenza tra le modalità di spedizione di cui si può fruire non è chiara, poiché entrambe vengono definite come gratuite, una green che può impiegare fino a sei giorni lavorativi mentre l’altra tipologia non specifica le tempistiche.

In questa fase il potenziale acquirente non deve percepire distrazioni che gli impediscano di finalizzare l’ordine, perciò Ray-Ban dovrebbe rimuovere la possibilità di cliccare sulle icone del footer in questo passaggio, che altrimenti rischiano di ostacolare l’utente dal suo acquisto.

ULTIMO STEP

Direi che è tutto per il momento, spero tu possa mettere in pratica questi consigli e che ti  possano aiutare a migliorare l’esperienza e l’interfaccia utente del tuo e-commerce.

All’inizio dell’articolo ti avevo promesso un regalo ed eccolo qui: Se vuoi ottenere anche tu un’analisi personalizzata del tuo sito web e capire come ottimizzarlo CLICCA QUI.

A presto,

Gerald Bala

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